La salute dei denti e della bocca parte da una assidua igiene orale, non solo delle superfici dentali ma anche degli spazi interdentali e dei bordi gengivali. L’igiene orale non deve essere solo assidua, ma anche corretta, con un efficace spazzolamento dei denti e l’utilizzo del filo interdentale e del colluttorio.
Una assidua e corretta igiene orale è indispensabile sia per evitare le malattie che necessitano di cure odontoiatriche, sia per evitare, dopo aver sostenuto queste cure, una recidiva della malattia appena curata. Senza contare il problema, non indifferente, dell’alitosi.
Fin da bambini sappiamo che “lavarsi i denti” serve a prevenire la carie. Ma una corretta igiene dentale previene anche la malattia parodontale, ossia la degenerazione dei tessuti di sostegno del dente, che colpisce il 60% della popolazione, con un 10% di forme avanzate che necessitano di cure specialistiche.
La placca batterica è responsabile sia della carie che della malattia parodontale. I batteri della placca, particolarmente tenaci, si nutrono principalmente di zuccheri (da qui il rimprovero che viene fatto ai bambini – se mangi troppi dolci ti verrà la carie!) che provengono dai residui alimentari non rimossi.
L’igienista dentale in genere interviene periodicamente per una pulizia dentale approfondita, in modo da evitare che si manifestino complicazioni più serie. Per togliere la placca batterica e i depositi di tartaro dalle superfici dentali sopragengivali utilizza la tecnica della “detartrasi”, con l’impiego di strumenti professionali, sia manuali che meccanici (ultrasuoni). La “levigatura radicolare” viene invece utilizzata per rimuovere il tartaro sottogengivale, quello più pericoloso, e può comportare o meno, a seconda dei casi, il sollevamento di lembi della gengiva.

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